In questo articolo tratteremo la pelle secca. Sappiamo bene che la pelle, per quanto riguarda la sua tipologia, può variare soggettivamente. Ed è proprio la pelle secca , che va a determinare numerose problematiche, molte volte piuttosto fastidiose, ma fortunatamente arginabili con l’ausilio di trattamenti estetici appropriati.

Il termine “pelle secca” non è  scientificamente corretto, ma è ormai accettato nell’uso anche in ambiente medico, in quanto descrive bene l’aspetto e la sensazione che essa determina. Essa può presentarsi così fin dalla nascita o essere acquisita nel corso della vita a causa della progressiva perdita di acqua (conseguentemente di idratazione), e di grassi (o lipidi), che avviene con l’età.

PELLE-SECCA

Caratteristiche della pelle secca

La pelle secca può presentarsi poco elastica, fragile, sottile, desquamata ed accompagnata dalla presenza di sottili rughe. Se non viene protetta adeguatamente, lo strato corneo (quello più superficiale, per intenderci, che compone la struttura dermica), tende a squamarsi con la comparsa di piccole lamelle cornee e screpolature diffuse. Al tatto appare ruvida e poco uniforme. È una pelle molto sensibile agli agenti atmosferici e tollera poco anche i detergenti, l’alcool, e le sostanze troppo acide o troppo alcaline che spesso causano prurito, irritazione e quella fastidiosa sensazione di “stiramento”. La pelle secca fondamentalmente si divide in due importanti categorie: pelle secca alipica e pelle secca disidratata.

Pelle secca alipica

È una pelle secca a causa del basso contenuto di grassi, carente del suo film idrolipidico di superficie (la naturale protezione della nostra pelle che ci protegge dalla disidratazione costituita essenzialmente da sebo), per alterata o ridotta secrezione sebacea. In questo tipo di pelle che forma un film idrolipidico carente di grasso, il mantello idrolipidico non funziona più come adeguata barriera contro la perdita di acqua dagli strati interni del derma. La pelle secca o alipica si mostra inizialmente poco lubrificata, poi successivamente disidratata più o meno in profondità. È piuttosto rara tuttavia, in quanto legata soprattutto a caratteristiche individuali o familiari in deficit secretivo.

Ma vediamo di fare anche una panoramica sui fattori da cui essa può dipendere:

Fattori costituzionali

Può infatti essere presente una scarsa attività delle ghiandole sebacee o una produzione di sebo imperfetto per caratteristiche ereditarie o costituzionali.

Età

Con il passare dell’età, e soprattutto con l’avvento della menopausa, diminuisce naturalmente sia l’attività sebacea che quella sudoripara, e di conseguenze anche le difese naturali della pelle tendono ad abbassarsi o a rivelarsi non più adeguate alla pelle, e occorre pertanto intervenire con una serie di prodotti adeguati in grado di compensare queste carenze.

Assunzione di farmaci

Alcuni farmaci risultano “sebostatici”, (ad esempio gli antiandrogini, la finastreide, alcuni diuretici, l’isotresinoina e i derivati della vitamina A), e di conseguenza bloccando la produzione di sebo in maniera quasi totale, possono risultare fattori scatenanti di questa problematica.

Ma vediamo ora le caratteristiche della pelle secca disidratata, la più comune e anche facilmente trattabile.

Pelle secca disidratata

È una pelle che risulta secca in quanto contiene una percentuale insufficiente di acqua. Il contenuto di acqua nella pelle dipende soprattutto dalla situazione del derma, che rappresenta il vero serbatoio idrico cutaneo. Qualsiasi danno a questo livello che coinvolga lo strato nel quale sono presenti le fibre di collagene (responsabili del tono e dell’elasticità della nostra pelle), in genere conduce ad una minore capacità di trattenere i liquidi con conseguente disidratazione. Non dobbiamo però sottovalutare anche lo strato superficiale che si va ad opporre alla perdita di acqua: danni al film idrolipidico e e all’epidermide conducono inevitabilmente a secchezza. La disidratazione può dipendere da fattori costituzionali, ambientali, climatici, alimentari, come pure l’età, malattie generiche e trattamenti scorretti o non conformi alla tipologia di pelle in questione.

Fattori costituzionali

Per motivi genetico-costituzionali si può verificare un prematuro invecchiamento nei fibroblasti e nelle cellule cheratiniche. Patologie dermatologiche quali psoriasi, eczema atopico e ittiosi ad esempio, sono altresì caratterizzate da secchezza eccessiva e disidratazione.

Fattori ambientali e climatici

Quando si riduce l’umidità ambientale diminuisce anche il contenuto di acqua presente nello strato corneo. La stessa cosa avviene con il freddo che fa diminuire il passaggio di acqua dal derma profondo allo strato corneo superficiale. Non è un caso se le estremità e le parti del corpo scoperte, sono sempre le prime ad essere colpite da secchezza diffusa. E’ preferibile quindi prestare attenzione al freddo, al vento e agli ambienti riscaldati ma secchi.

Alimentazione

Una scarsa introduzione di acqua come tale o attraverso i cibi ( soprattutto frutta e verdura), apporta alla cute un minore contenuto idrico. Ecco perché qualsiasi nutrizionista o anche solo il medico di base ci consiglia l’assunzione giornaliera di almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e una dieta ricca in frutta e vegetali.

Età

Anche in questo caso l’età gioca un ruolo fondamentale in quanto, come nel caso della pelle secca alipica, col passare del tempo diminuisce naturalmente l’attività ghiandolare, con conseguente impoverimento dello strato idrolipidico che va ad impedire l’evaporazione dell’acqua e di conseguenza la secchezza. L’età porta inoltre ad un assottigliamento della pelle, perdita di tono e di elasticità dovute proprio alla minore presenta di acqua ed all’alterazione sia quantitativa che qualitative delle fibre connettivali che ne sono responsabili.

Trattamenti scorretti

Anche le eccessive detersioni possono andare a seccare la pelle. La presenza di saponi, detergenti aggressivi o solventi dei grassi vanno ad impoverire lo strato idrolipidico. Anche l’assunzione di cortisone sotto forma di farmaci locali possono portare ad un’atrofia, cioè all’assottigliamento della pelle ed alterazione della barriera cornea.

È importante distinguere la pelle secca perché disidratata in superficie e quella invece disidratata in profondità.

Pelle secca disidratata in superficie

La pelle secca in superficie non ha perso la sua normale elasticità e tono, non essendo avvenute alterazioni anatomiche a livello dermico. Non presenta pertanto né pieghe né rughe profonde. È una tipologia di pelle presente soprattutto nelle persone giovani che asportano il film idrolipidico in maniera troppo aggressiva e con prodotti non appropriati, o lo alterano con eccessive esposizioni solari, o applicando cosmetici inadeguati. Questo tipo di pelle può essere trattato con ottime possibilità di successo.

Pelle secca disidratata in profondità

Nella disidratazione in profondità c’è una perdita di acqua a livello dermico. Questo avviene a causa del danneggiamento delle strutture fibrose presenti negli strati profondi. Conseguentemente risulta anche poco elastica e poco tonificata. Il tessuto, se sollevato in pliche, torna con lentezza nella posizione normale. Le rughe appaiono spesso evidenti. Queste manifestazioni sono tipiche nelle pelli senescenti o prematuramente invecchiate, o che hanno subito maltrattamenti a lungo termine. In questo caso, anche trattamenti mirati, difficilmente faranno miracoli.

Ma vediamo ora come arginare il problema attraverso l’ausilio di trattamenti estetici mirati a questa problematica.

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Trattamenti estetici

Come già detto in precedenza è importante seguire un’alimentazione bilanciata, ricca di acqua, frutta e verdura, ma anche proteine in quanto molte di esse, sono responsabili proprio della produzione di collagene. Attenzione anche alle aggressioni ambientali quali vento, freddo e ambienti estremamente secchi e caldi.

Dal punto di vista dei trattamenti nello specifico, è bene evitare tonici che contengano alcool e tutti quei detergenti e lozioni eccessivamente sgrassanti. La detersione va effettuata con emulsioni delicate a pH fisiologico; la tonificazione con prodotti non alcoolici e moderatamente astringenti visto che gli orifizi delle ghiandole sebacee genericamente sono normali. Fondamentale l’utilizzo di creme idratanti che hanno lo scopo di ricostruire e reintegrare il film lipidico di superficie. Nelle suddette creme, è importante che siano presenti vitamine, sostanze umettanti e acidi grassi poliinsaturi , in quanto i lipidi rallentano ulteriormente l’evaporazione dei liquidi. Integrare le creme con maschere ad azione occlusiva o a base di collagene, possono aiutare ad arginare il problema. Importante è effettuare un valido massaggio per far si che non solo penetrino al meglio le sostanze di cui la nostra pelle ha bisogno, ma venga così riattivata anche la circolazione.

Avere una pelle sana si può, basta prestarne attenzione e scegliere sempre i prodotti più idonei ad essa!